Marefestival 2021 di Salina, Premia Paolo Ruffini
Paolo Ruffini al Marefestival 2021 di Salina. Foto AnsaCinema

Marefestival 2021 di Salina, Premia Paolo Ruffini

L'attore toscano Paolo Ruffini riceve il premio Troisi a Salina

Il Marefestival di Salina, in provincia di Messina, ha concluso la sua ultima giornata con la premiazione del premio Massimo Troisi, riconoscimento assegnato a personalità del mondo dello spettacolo che si sono distinte per la loro carriera e il loro contributo all’arte. Quest’anno i premiati sono stati l’attore Paolo Ruffini, il regista Pif, la cantante Silvia Mezzanotte e l’ex attrice Claudia Koll, impegnata attualmente in progetti umanitari.

Paolo Ruffini, ricevendo il premio, ha espresso la sua ammirazione per Massimo Troisi, sottolineando come l’attore e regista napoletano abbia rappresentato una figura unica e difficile da replicare nell’ambito del cinema italiano. “Troisi ha rappresentato una figura nuova e difficile da replicare – ha dichiarato Ruffini – credo che lasciandoci ci ha voluto dare una definizione del suo vero mestiere che è stato quello del ‘poeta’.”

L’attore ha poi parlato del film Il postino, che gli ha lasciato un’idea di bellezza indimenticabile, ma ha precisato che il film di Troisi che più lo ha colpito è stato Ricomincio da tre. “Io che sono toscano non capivo facilmente le parole – ha spiegato Ruffini – ma comprendevo tutto dagli occhi, dalla recitazione e dalla malinconia di Troisi che era straordinaria. Soprattutto lui ha restituito alla comicità non solo leggerezza, ma anche profondità, cosa che nella comicità di solito manca”.

Ruffini ha poi commentato la situazione attuale legata alla pandemia di Covid, esprimendo la sua indignazione per come sia stata trattata la cultura in questo periodo. “Credo che i teatri siano stati massacrati più del dovuto – ha detto – e sono abbastanza indignato per come è stata trattata la cultura in questo periodo. Un paese senza teatri è fatto da un popolo meno intelligente, meno colto e meno libero. Che la cultura sia stata trattata come un bene non primario è stato un grave errore”.

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