“Che vita meravigliosa”: il nuovo singolo di Diodato è un inno alla bellezza della vita
Diodato ritorna con "Che vita meravigliosa", un racconto delle sfide della vita, della sua bellezza e del coraggio di ogni giorno
Capita di attraversare maree senza bagnarsi. Capita anche di tuffarsi in un mare di pensieri senza rischiare di annegare. Ma spesso capita anche di vivere una vita piena di metafore, dimenticando il significato della normalità. Nessuno vuole essere troppo normale, perchéci hanno insegnato che la normalità è un semplice dato di fatto, nulla di particolare.
Quante volte ci capita di dire “ho una vita meravigliosa”? Un’esclamazione che richiede responsabilità e coraggio. Questo coraggio si fa sincero nel nuovo singolo di Diodato “Che vita meravigliosa”, disponibile già da mezzanotte in tutte le piattaforme digitali.
Il brano è inserito nella colonna sonora del nuovo film di Ferzan Ozpetek “La Dea Fortuna” in uscita il prossimo 19 dicembre.
“Che vita meravigliosa” offre la sensazione di un porto sicuro, di un posto dove sentirsi a casa. Ma racconta anche di un percorso personale fatto di piccoli passi verso una conclusione – o un inizio, dipende dai punti di osservazione – rigenerante.
«Sono un affamato di vita – racconta Diodato – da sempre. E questa fame si è intensificata col tempo. Crescendo, è cresciuta anche lei. I suoi odori, le sue immagini, le sue interminabili montagne russe, il vuoto nello stomaco, le sofferenze, la gioia, le incredibili coincidenze, l’amore, il dolore, questo mare incommensurabile di sensazioni è ciò che mi nutre, ciò che mi fa sentire vivo. Ed è questo che ho provato a raccontare, a racchiudere in questa canzone, nel disperato tentativo di fermare ciò che non si ferma mai. Volevo puzzasse di vissuto. Volevo ci fosse dentro la mia fame di lei».
Le parole prendono forma mentre la musica prosegue liscia in tutte le sue condizioni emotive: Diodato è un navigatore e ci ricorda che lo siamo un po’ tutti, anche se abbiamo smarrito la nostra bussola. Ma ogni navigatore ha la sua personale isola da scoprire ed i suoi tempi per ripartire.
Quel che è certo è che in “Che vita meravigliosa”, Diodato asseconda la sua fame di vita e ci pone di fronte ad un percorso collettivo fatto di porti sicuri, terre lasciate al passato e altre ancora da scoprire.
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