“Le Mans ’66”: in un film la storia dell’automobilismo targato Ferrari e Ford
La celebre gara del 1966Cinema

“Le Mans ’66”: in un film la storia dell’automobilismo targato Ferrari e Ford

Al cinema il 14 novembre il racconto della sfida tra le due storiche motor company, Ferrari e Ford, durante la celebre gara di Le Mans del 1966

Grande attesa per il nuovo film di James Mangold “Le Mans’ 66- La grande sfida”, dove trova spazio il sapore del cinema di altri tempi, con il supporto dei moderni mezzi di ripresa. Un budget di circa 100 milioni di dollari per una tema – quello dei motori – che rappresenta sempre una forte attrattiva. Il cast vanta la presenza di Matt Damon e Christian Bale.

La storica battaglia tra le due case automobilistiche, per vincere la gara di auto sportive nota come 24 ore di Le Mans, affonda le radici nell’accordo saltato per decisione di Enzo Ferrari relativo ad una trattativa di acquisto dell’azienda di Maranello da parte della Ford Motor Company. Henry Ford II, non tollerando lo smacco, decise di far costruire al suo team un’automobile che fosse in grado di superare il Cavallino Rampante nella corsa del 1966 per spodestarlo dalle vittorie che si susseguivano ad ogni gara.

La squadra di ingegneri è guidata da Carroll Shelby, ex pilota ritiratosi per un problema di salute e costretto a reinventarsi progettista, mentre il collaudo della nuova auto viene affidato a Ken Miles, ex comandante di carri armati, inglese con un forte temperamento e dalle grandi capacità. I due avranno a che fare con il sovrapporsi di contrasti aziendali ma la voglia di rivoluzionare le leggi della fisica e uno scopo dichiarato di vittoria guideranno verso la nascita, in soli dieci mesi, di una vettura diventata una icona del settore: la Ford GT40.

La storia di una amicizia e di una impresa folle, in un periodo in cui era tutto estremamente pericoloso e privo dei moderni strumenti di sicurezza.  L’impresa ardua di restituire allo spettatore il brivido caratteristico di chi è dentro l’abitacolo e dentro al circuito ad altissima velocità.

Una dedica appassionata alla volontà e alla capacità di resilienza dell’uomo, aperto al compromesso ma desideroso di cambiamento.

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