Sanremo 2021, il Festival che entrerà nella storia
Sanremo in tempo di covid. Atmosfera surreale all'Ariston, platea vuota e palco pieno di musica, ad incoraggiare la Nazione.
Con un’atmosfera surreale, il Festival di Sanremo ha preso il via sotto la guida del conduttore e direttore artistico Amadeus. Con le poltrone dell’Ariston vuote e gli applausi registrati, il Festival ha rappresentato un’edizione straordinaria “che mai avrei pensato possibile” ha dichiarato Amadeus. Il conduttore ha dichiarato di aver voluto concentrarsi sul “Paese reale, quello che sta lottando per ritrovarsi” e di aver scoperto che “la normalità è una cosa straordinaria, e per ritrovarne un po’ abbiamo lavorato in maniera straordinaria”.
Il Festival ha visto la partecipazione dei primi tredici Big in gara e i primi quattro Giovani, accompagnati dai divertenti intermezzi di Fiorello e l’esibizione di Diodato, vincitore dello scorso anno con la canzone “Fai rumore”, diventata poi l’inno dei balconi durante la pandemia. Inoltre, è stata presente Alessia Barani, l’infermiera il cui volto segnato dalla mascherina divenne la foto simbolo dell’impegno degli operatori sanitari contro il coronavirus.
In un momento di grande incertezza e preoccupazione, Amadeus ha lanciato un appello per Patrick Zaki, lo studente e attivista arrestato e detenuto al Cairo dal 7 febbraio dello scorso anno, esprimendo il desiderio che possa tornare libero e riprendere gli studi a Bologna.
Con un equilibrio perfetto tra spettacolo e attenzione verso la realtà attuale, questa edizione del Festival di Sanremo si preannuncia emozionante e ricca di significato.
Durante l’ingresso di Fiorello, lo showman entra in scena indossando un mantello ricoperto di fiori e cantando una cover rock della canzone “Grazie dei fior”, il quale attira subito l’attenzione del pubblico. A seguire, inizia a scherzare sulle poltrone vuote presenti nella sala, affermando che gli spettatori non hanno mai avuto la possibilità di vedere il vero Festival, ma solo la parte peggiore degli esseri umani. “Ciuri” (come lo chiama Amadeus ndr) cita una battuta di Carla Fracci, sostenendo che le poltrone devono essere occupate con il cervello, e non con il sedere, perché solo così si può apprezzare veramente lo spettacolo.
Fiorello prosegue il suo monologo parlando della figura del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo showman lo descrive come una specie di Merkel con una cravatta, e ironizza sul fatto che parli cinque lingue contemporaneamente. Con queste parole, Fiorello vuole sottolineare come sia importante che un leader politico sia in grado di comunicare efficacemente con il proprio pubblico, e che, quindi, la conoscenza delle lingue dovrebbe essere considerata una qualità normale per un presidente del Consiglio.
Nel tentativo di divertire il pubblico e coinvolgere il conduttore del Festival, Amadeus, Fiorello propone di utilizzare uno slogan più divertente e accattivante, “più culi per tutti”, che mira a sdoganare la parola e a generare un po’ di sano humor.
La prima puntata del Festival di Sanremo numero 71, condotta da Amadeus, non ha superato gli ascolti dell’anno precedente. Invece di un record come promesso anche da Ibrahimovic, c’è stato un calo rispetto al 2020, con 8 milioni e 363 mila spettatori (46,6% di share) rispetto alla media dell’anno scorso di 10.058.000 spettatori (52,2% di share). Per trovare una media inferiore alla prima serata, bisogna tornare indietro nel tempo fino al Sanremo del 2011 condotto da Gianni Morandi, quando fu registrato un 46,3% di ascolti medi.
993 letture