Si ritorna a Zombieland nel film di Ruben Fleischer in uscita nelle sale italiane
Dieci anni dopo l'uscita del primo "Benvenuti a Zombieland", i vecchi protagonisti sono pronti a fare i conti con zombie sempre più intelligenti e umani più furbi
Non tutti gli zombie fanno paura: sono passati dieci anni dall’uscita nelle sale di “Benvenuti a Zombieland”, commedia tragicomica di Ruben Fleischer con protagonisti Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone e Abigail Breslin. Gli stessi protagonisti sono pronti a ritornare nel sequel dal titolo “Zombieland: Doppio colpo” in programma da giovedì 14 novembre nelle sale italiane.
Un cast che sin dal primo titolo è riuscito ad unire comicità ed autoironia a momenti filo-ansiogeni e cupi, e che ora si prepara ad accogliere un nuovo personaggio, quello di Madison – interpretata da Zoey Deutch, una ragazza che smuoverà un equilibrio costruito con fatica dai protagonisti nella prima pellicola. La storia è avvincente ed è ambientata dieci anni dopo gli eventi del primo film, quando Tallahassee, Columbus, Wichita e Little Rock si sono incontrati per la prima volta.
Il gruppo, dopo una serie di vicende al limite del paradossale – punto forte di un film che non vuole guadagnarsi solo l’appellativo di film dell’orrore – arriva alla Casa Bianca, dove decide di insidiarsi e vivere come una vera famiglia americana. Gli zombie non mancano ed ora ci troviamo di fronte a tre nuove categorie di “non morti”: gli stupidi Homer, Hawking – quelli più intelligenti – e infine la più micidiale, i Ninja.
Non solo zombie, ma anche esseri “umani” sopravvissuti all’epidemia e al massacro dei non morti: tra questi Albuquerque (Luke Wilson) e Flagstaff (Thomas Middleditch), che creeranno non pochi problemi al gruppo. Punto culmine di una narrazione che non stanca ma convince passo dopo passo, la fuga di Little Rock, la piccola della famiglia, che decide di scappare assieme ad un ragazzo sconosciuto, Berkeley (Avan Jogia). Il resto del gruppo si troverà occupato a cercare le sue tracce, in un baluardo di comicità, violenza e disordini emotivi, scoprendo i lati di una famiglia che cresce e si evolve, cosi come gli zombie sempre più “umani”.
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